SCALEA – 26 mag. - Operazione Plinius, ieri una udienza dedicata in gran parte a numeri e dati. Circa tre ore continuate per indicare il numero delle intercettazioni e le persone interessate alle utenze o agli ascolti ambientali. Una “litania” è stata definita nel corso dell'udienza. Per gli avvocati difensori, in particolare Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino, necessaria; per il Pubblico ministero Vincenzo Luberto facilmente superabile con l'acquisizione automatica.
C'è da aggiungere che, prima della lunga lettura e conferma da parte del maresciallo dei carabinieri Tufarulo, il giudice ha accolto in parte le eccezioni sollevate sull'attività del perito Alberto Pirondi. Le disquisizioni giuridiche del tecnico sono state escluse; i giudici hanno acquisito, in pratica, la gran mole di documenti rilevati al Comune di Scalea ed esaminati dal perito. Altra eccezione, sollevata alla precedente udienza sulla deposizione del testimone Adiletta, il responsabile dell'azienda che si occupava del trasporto dei rifiuti. I giudici hanno accolto le dichiarazioni rilasciate nel corso dell'udienza e, quindi, anche il mancato riconoscimento dell'uomo che avrebbe aggredito Adiletta con l'ascia. Non si terrà conto, quindi, del verbale rilasciato ai carabinieri in fase di denuncia, anche se, nel corso dell'udienza, sono evidenti alcuni punti saldi della problematica.
Ieri, invece, nella mattinata, gli avvocati Giorgio Cozzolino e Vincenzo Adamo, hanno più volte contestato le modalità di acquisizione dei verbali delle intercettazioni. Il maresciallo Luca Tufarulo ha individuato i numeri di successione delle telefonate, i cellulari e gli interlocutori, utilizzando degli appunti propri. Situazione contestata dagli avvocati che hanno chiesto al presidente Del Giudice a che pro venivano consultati quegli appunti. In questo caso specifico, il giudice ha ritenuto che il testimone possa consultare propri appunti per rendere più chiara e precisa l'esposizione.
«In questa indagine che è durata tre anni si sono succeduti vari operatori di Pg che singolarmente hanno fatto segmenti di indagine riportati nell'informativa, la confezione finale è del capitano Falce che ha messo in fila i segmenti ed ha tratto le conclusioni. “I singoli – ha detto l'avvocato Adamo che difende l'ex sindaco Basile - ci devono venire a riferire su cosa hanno fatto singolarmente. La sintesi degli ascolti, senza dire chi e come è stata fatta l'identificazione, per me non è un'operazione possibile”. Il Tribunale ancora una volta ha puntato alla “soluzione pratica” ed ha chiesto di acquisire l'elenco e di dibattere laddove ci sarebbero stati dei dubbi. Così non è stato e il maresciallo Luca Tufarulo ha iniziato la lettura di numeri e nomi durata circa tre ore.
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