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Mistero

Nove Croci

NINE CROSS SCALEA  indirizzo: sconosciuto ai fifoni
Benvenuti!!!! questo spazio web è dedicato agli amanti del brivido....ha ha hhaa!!!!

"corpi bruciati dal vento, volti insanguinati e occhi fiammeggianti..."

questo è il clima!!!

narra la leggenda che l'anima dannata di una giovane donna vaghi di notte nei dintorni delle "nove croci"............



LA STORIA : tanti anni fa, c'era una famiglia ricca che abitava in una casa tranquilla e viveva felice e in pace. Poi un giorno d'inverno, la figlia più giovane si perse in una tormenta di vento.......per mesi i genitori e la sorella la provarono a cercare.........Saraaaaaa!!!!!  Saraaaaaa!!!!! Saraaaaaa!!!!! si sentiva urlare, sempre e sempre, Sara!!!!!!!!!vennero i soccorsi e cercarono per un anno intero. Era il 1937.......la famiglia distrutta daldolore vendette la bellissima casa e si trasferì il più lontano possibile dal luogo della tragedia.......
Si seppe che a distanza di qualche mese la madre si uccise dalla disperazione quando seppe che era stato ritrovato il cadavere della figlioletta strazziato da evidenti ferite su tutto il corpo......














Oggi si racconta che lo spirito di Sara vaghi per le colline della zona in cui si è smarrita, cioè nei pressi delle " novecroci", e che di tanto in tanto soffia un vento violento e improvviso proprio come il giorno in cui scomparve.....Sara!!!!!!!!!

IL LUOGO: fantastico e misterioso si trova a Scalea in Calabria (south Italy)........veniteci a trovare e chiedete delle "nove croci"....in mezzo a due collinette nel centro di Scalea, ai piedi dell'antico castello si trova un arco con un muro fatto di nove croci ed un piccolo cancello di ferro arrugginito.....srik ghhee!!!

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Le dita di Gesù

In un muro del vecchio castello normanno a Scalea c’è “una strana pietra rossa……..”
 Si racconta che è così perche tanto tempo fa Gesù “il salvatore” durante una lotta contro le forze del male impresse le sue dita insanguinate proprio li in quel muro in segno del suo passaggio.
 La leggenda è molto contorta e frammentata a causa delle varie rivisitazioni e trasformazioni avvenute con il passare de secoli.
Il racconto che più volte è ritornato nelle versioni ascoltate dalla voce di alcune vecchiette “devote e credenti” è:
tanto tempo fa il diavolo aveva provato a catturare le anime del nostro paese promettendo felicità e vita eterna a chiunque fosse andato con lui in battaglia contro le forze di Dio, ma gli abitanti di scalea non vollero mai seguirlo e per resister alle sue tentazioni, pregarono molto ed invocarono l’aiuto di Gesù.


Il Signore a quel punto intervenne e diede una bella lezione al Maligno che di li a poco scomparve senza lasciare traccia.  In quella occasione Gesù per non permettere più il suo ritorno lasciò un segno tangibile sulla roccia.
Ancora oggi è visibile questa traccia.
Tratto dai racconti orali degli abitanti del centro storico di Scalea.


La Casa con il Pianoforte
Al centro del paese vecchio c'era una casa che si affacciava sulla piazza cimalonga. Pur essendo una bella casa, nessuno la voleva abitare perche' gia' abitata:
"era la casa con il pianoforte”.
Il proprietario era un ricercatore, laureato in botanica. A causa dei suoi studi, tutti lo consideravano un po matto, ma in realtà aveva fatto un sacco di scoperte importanti e le aveva pubblicate su molte riviste scientifiche. Era l'anno 1798…..
Insomma, era un tipo particolare, quando voleva rilassarsi suonava il suo pianoforte a coda. Erano molti i brani che lo divertivano, ma il più eccitante era
il trillo del diavolo. 
Le sere in cui era al pianoforte per tutte le viuzze del centro storico si udivano le note di quel bellissimo strumento diffondersi nella aria.

Poi una notte accadde qualcosa di oscuro e drammatico, si videro bagliori improvvisi e rumori terribili che squarciarono la notte. Dopo pochi minuti le fiamme avvolgevano tutta la casa del ricercatore, i vicini tentarono di portare soccorso, si sentivano urli e schiamazzi, ma non ci fu nulla da fare. L'incendio aveva devastato tutto.




Il mattino seguente, si presentò un’immagine agghiacciante davanti agli occhi degli abitanti del piccolo centro storico,
Il ricercatore era seduto al pianoforte nel gesto di suonare e non si era mosso finendo per rimanere carbonizzato in quella posizione.
Nel suo volto vi era impresso un ghigno, che sembrava dire io non morirò!
Ancora oggi nelle notti d’estate a volte si sentono le note di quel brano “il trillo del diavolo”.
Nessuno a mai saputo perché lo scienziato non si è mosso dal pianoforte e non abbia provato a mettersi in salvo.


Tratto dai racconti orali degli abitanti del centro storico di Scalea.





La Torre di Giuda


Il mistero della torre di Giuda risale a molti anni fa.
La tradizione popolare narra che all'inizio secolo XVII  il guardiano della Torre di Giuda non avvertì il Castello della presenza dei Saraceni che stavano per attaccare Scalea. Il Povero militare di guardia fu tratto in inganno da una giovane donna, complice dei corsari,  che lo sedusse, gli fece bere un siero che lo addormentò distraendolo dal suo compito di guardiano.
Proprio a causa di quell' evento sfortunato, dopo aver respinto gli invasori, il traditore fu brutalmente fustigato e impiccato nei pressi della torre.

Ancora oggi si racconta che se un "cuore puro", cioè un visitatore senza peccato, si avvicina al rudere delle torre nelle notti di luna piena riesce a sentire le urla della povera guardia torturata e uccisa per il vile tradimento.

Racconto tramandao oralmente dagli abitanti di scalea vecchia


Materiale prelevato dal sito citywalk.it

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